Cos’è la pinsa Le caratteristiche principali della Pinsa Romana sono: La Forma La Fragranza La Digeribilità La Farina La Pinsa è la rivisitazione di un’antica ricetta che risale al tempo dell’ Antica Roma, rielaborata grazie a ingredienti e tecniche di lavorazione moderne. La ricetta originale proviene dalle popolazioni contadine, le quali grazie alla macinazione di cereali (miglio, orzo e farro) e con l’aggiunta di sale ed erbe aromatiche, cucinavano queste schiacciatine o focacce. Il termine Pinsa deriva dal latino Pinsere, allungare-schiacciare, per questo motivo la forma caratteristica è ovale o rettangolare e non rotonda coma una classica pizza. Al giorno d’oggi per la Pinsa si utilizza un mix di farine composta da 3 ingredienti in percentuali segrete: Frumento, Soia che Aiuta il fissaggio dell’impasto conferendo friabilità, Riso che In cottura, trattiene l’acqua e dona leggerezza, Pasta acida essiccata per Conferire un’alta digeribilità al prodotto, contribuendo al processo di lievitazione. Particolare attenzione va rivolta anche al lievito, in quanto le porzioni utilizzate sono minime: il processo di lievitazione è molto lento, parte dalle 24 fino ad arrivare alle 150 ore di prodotto tecnicamente lavorabile, il tutto rigorosamente in frigo. Il Mix di Farine viene impastato con acqua fredda e la quantità di acqua rapportata alla farina (idratazione) arriva all’ 80%, mentre nella pizza ci aggiriamo intorno al 50%-60%. Questa particolare differenza comporta una maggior fragranza, inoltre, proprio perché utilizziamo meno farina nell’impasto, riduciamo considerevolmente la quantità di carboidrati, calorie e grassi presenti nel prodotto finale, rendendo il prodotto altamente digeribile.

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